Processo di qualificazione dei fornitori

Il processo di qualificazione dei fornitori per la sicurezza è un’attività fondamentale per garantire che tutte le aziende che forniscono beni o servizi a un’organizzazione siano conformi agli standard di sicurezza richiesti. Questo processo si sviluppa attraverso una serie di fasi che vanno dalla selezione iniziale alla valutazione continua del fornitore, con l’obiettivo di minimizzare i rischi legati alla sicurezza e assicurarsi che i fornitori possano operare in modo sicuro e affidabile. Sono i criteri minimi stabiliti che una committente, chi ordina un lavoro, una prestazione, è obbligato a verificare prima di conferire un lavoro in appalto (o subappalto) previsti dall’ art. 26 del Dlgs 81/08.

La prima fase consiste nell’identificare chiaramente i requisiti di sicurezza necessari per il tipo di fornitura che si sta cercando. Questi requisiti possono variare in base al settore (es. sanitario, energetico, informatico, ecc.) e riguardano sia gli aspetti legati alla sicurezza fisica (protezione dei beni aziendali) sia quelli relativi alla sicurezza informatica, ambientale e del lavoro.

Il processo di qualificazione dei fornitori

Identificazione dei requisiti di sicurezza

La prima fase consiste nell’identificare chiaramente i requisiti di sicurezza necessari per il tipo di fornitura che si sta cercando. Questi requisiti possono variare in base al settore (es. sanitario, energetico, informatico, ecc.) e riguardano sia gli aspetti legati alla sicurezza fisica (protezione dei beni aziendali) sia quelli relativi alla sicurezza informatica, ambientale e del lavoro.

Selezione dei fornitori

Una volta definiti i requisiti, si avvia la selezione dei fornitori. Questo può avvenire attraverso un processo di gara o mediante un’indagine di mercato. In questa fase, i fornitori potenziali devono presentare una documentazione dettagliata che include, tra gli altri, le certificazioni di qualità e sicurezza, le politiche aziendali sulla sicurezza, le misure adottate per la gestione dei rischi e la protezione delle persone e delle risorse.

Valutazione delle capacità e delle politiche di sicurezza

Ogni fornitore selezionato viene sottoposto a una valutazione approfondita. Questo processo implica una revisione della documentazione presentata e, se necessario, audit sul campo per verificare che le pratiche di sicurezza dichiarate vengano effettivamente implementate. Durante questa fase, vengono esaminati vari aspetti, tra cui:

  • Compliance normativa: verifica che il fornitore rispetti le normative e gli standard di sicurezza locali, nazionali e internazionali.
  • Certificazioni: controllo delle certificazioni di sicurezza, come ISO 27001 (sicurezza delle informazioni), ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro), e altre pertinenti al settore specifico.
  • Gestione dei rischi: analisi dei sistemi di gestione del rischio e dei piani di continuità operativa, per garantire che il fornitore possa affrontare situazioni di emergenza e ridurre i rischi di interruzione dei servizi.

Audit e verifiche sul campo

Al fine di assicurarsi che il fornitore adotti pratiche di sicurezza adeguate, spesso è previsto un audit sul posto. Questo permette di raccogliere informazioni dirette sui processi aziendali e di effettuare osservazioni sulla sicurezza fisica (come la gestione dei dati, l’accesso alle strutture e l’adozione di misure protettive) e su quella informatica (come la gestione delle vulnerabilità e la protezione dei sistemi informatici).

Contrattualizzazione e monitoraggio

Una volta che il fornitore è stato qualificato, si stipula un contratto che stabilisce le condizioni di fornitura e i requisiti di sicurezza da rispettare. Questo contratto includerà spesso clausole relative a:

  • Sicurezza delle informazioni: obblighi riguardanti la protezione dei dati sensibili e la conformità alle normative sulla privacy.
  • Responsabilità e penalità: specifiche su eventuali penalità in caso di inadempienza alle normative di sicurezza o a incidenti che coinvolgano la sicurezza.
  • Formazione e aggiornamenti: indicazioni sulla formazione periodica del personale in merito a sicurezza e protezione.

Successivamente alla firma del contratto, è necessario monitorare costantemente l’operato del fornitore. Questo monitoraggio include la verifica regolare della sua conformità ai requisiti di sicurezza, attraverso controlli periodici e audit di revisione. In caso di cambiamenti significativi (ad esempio, aggiornamenti normativi o modifiche alle pratiche aziendali), il fornitore deve essere in grado di adattarsi rapidamente.

Gestione delle non conformità

Se durante il processo di monitoraggio emergono delle non conformità in relazione alle politiche di sicurezza, vengono attivate delle azioni correttive. Queste possono includere:

  • Piani di recupero: il fornitore deve adottare piani per sanare le non conformità e riportarsi alla piena conformità.
  • Revisione del contratto: in casi di violazioni gravi o ripetute, l’organizzazione può decidere di risolvere il contratto e cercare un altro fornitore.

Miglioramento continuo

Il processo di qualificazione dei fornitori non è mai statico. È necessario un ciclo di miglioramento continuo, che comprenda l’analisi periodica delle performance di sicurezza, l’adattamento ai cambiamenti normativi e tecnologici, e il rafforzamento delle politiche aziendali in risposta a nuovi rischi o a incidenti che possano verificarsi.

In conclusione, la qualificazione dei fornitori per la sicurezza è un processo articolato e continuo, che richiede attenzione costante, risorse adeguate e la capacità di adattarsi ai cambiamenti. L’obiettivo finale è proteggere l’organizzazione da rischi legati alla sicurezza, garantendo al contempo che i fornitori contribuiscano in modo sicuro e affidabile alla realizzazione degli obiettivi aziendali.


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